mercoledì 25 gennaio 2012

La morale del Grillo

Prima o poi i nodi vengono al pettine, è inevitabile. In questi ultimi anni il Movimento a 5 stelle ha acquistato un notevole consenso tra la popolazione, lo ha acquistato soprattutto in virtù delle pecche vergognose della politica tradizionale, sempre più chiusa nel Palazzo, sempre più sorda ai bisogni della gente. Con la sensazione sempre più diffusa, a torto o ragione, che tra destra e sinistra - pdl e pd senza l, per usare l'espressione di Grillo - non ci sia più differenza. In questo vuoto, in questa situazione di crisi della politica rappresentativa si è inserito con efficacia il Movimento a 5 stelle.
Si tratta di un percorso classico, molto simile a quello di altri movimenti populisti, a cominciare dalla Lega, l'anti-casta originale, con parole d'ordine chiare e facilmente comprensibili a tutti. Con un leader carismatico, dotato di grande verve e forza comunicativa. E, come tutti i movimenti populisti, con la semplificazione eccessiva di problemi complessi.
Come avevo già scritto qualche tempo fa , il Movimento a 5 stelle è straordinariamente efficace perchè basa il suo programma su micro interventi, legati soprattutto al senso comune più che ad una proposta politica coerente. E quindi no-Tav, meno inquinamento, attenzione alle nuove energie, etc. etc. Tutto giusto, io credo. Se non che al mondo ci si confronta anche con problemi complessi che si fa fatica a ridurre a banalizzazioni. Lo si è fatto contro la casta, con successo. Ed ora Grillo prova a farlo con l'Europa - usciamo dalla UE - e soprattutto con l'immigrazione: no allo ius soli, i figli di immigrati, nati e cresciuti in Italia non devono diventare italiani. E perbacco! Quello dell'immigrazione, per Grillo, sarebbe un falso problema e la cosa non sorprende. Senza una idea del mondo, non è possibile spiegare tematiche complesse. Grilo è un ignorante urlatore, che come tutti i populisti fa leva su odio e paura, insulto e settarismo quasi religioso, il più puro di tutti, anzi l'unico puro. E con una concezione del mondo che se ascoltassimo lui, ci porterebbe indietro di secoli: frontiere chiuse, immigrati fuori, Europa dissolta, e politica all'Americana, accessibile solo a chi dispone di ingenti mezzi finanziari. Ribadisco quello già detto: un mix tra leghismo e berlusconimo che puzza tanto di fascismo prima maniera.
Al netto dei sacrosanti interventi per l'energia pulita, quello che ci prospetta è un mondo da incubo. 

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